La bevanda per eccellenza, inventata da una donnaBirra: dal latino bibere, cioè bere. Dunque, la bevanda per eccellenza. bevanda fermentata, moderatamente alcolica, a base di cereali. Inventata da una donna, forse casualmente, "maneggiando" cereali in cucina.. Che sia nata decisamente al femminile, lo conferma anche la mitologia degli Armeni, che attribuivano l'invenzione della birra alla dea della terra Armalu.Da una cultura all'altra, ecco invece una dea patrocinante del calibro di Cerere, dea-madre per eccellenza, e un santo protettore, il vescovo Arnoldo, santificato intorno al 1100 per alcuni miracoli tra cui la trasformazione istantanea del mosto in birra, effettuata per salvare i suoi parrocchiani da un'epidemia di colera. In effetti, allora la birra era igienicamente molto più sicura dell'acqua, grazie proprio alla fermentazione, che ne eliminava i batteri "cattivi". La birra è, poi, tra le bevande che fanno bene al corpo e anche allo spirito, la più antica. Per risalire alle sue origini, occorre fare un passo indietro di parecchi millenni. A quando legumi e cereali erano alla base dell'alimentazione quotidiana. E l'orzo è stato certamente il primo cereale coltivato, quello che ha accompagnato il passaggio di molti popoli dal nomadismo alla fondazione di villaggi e città.
“20 anni fa, andavo di frequente in Baviera e proprio in quei luoghi mi sono innamorato della bionda bevanda. Ho conosciuto nei miei viaggi in Germania: squisite Waizen, fantastiche Bionde, fragranti Rosse e importanti Bock. Quando tornavo in Italia però, provavo cocente delusione a bere qui da noi, le stesse marche di Birra. Quasi per brutto sortilegio non erano più così buone come le avevo bevute ieri in Germania. Stessa marca di birra, stesso bicchiere, stessa tipologia. Tutta un’altra birra. Tutto un altro gusto. Molto più gassata e non piacevole e fragrante come ieri. Forse sarà capitato anche a voi di andare all’Oktober-Fest a Monaco di Baviera, bere la stessa marca di birra che avete bevuto qui da noi e trovarla molto diversa, sicuramente più buona. Molti dicono l’aria, il verde delle colline, ma non ci credo. A questo punto mi sono chiesto come mai ciò succede? Alcune visite mirate e non c’è voluto molto a capire e dare una spiegazione chiara a questo dilemma. Le grandi fabbriche di birra producono un prodotto diverso per l’esportazione, ci sono quindi due tipi di birra: uno per i tedeschi, uno per l’estero. Io voglio bere come il popolo bavarese, dare ai miei famigliari, amici, clienti la birra originale. Vi giuro che non è stato semplice realizzare questo sogno. Ho intensificato i miei viaggi in Baviera, cercando un birrificio di vecchia tradizione e con capacità di produrre birra naturale, fresca, perfetta. Il birrificio che cercavo io, non doveva esportare la birra ma doveva avere solo una piccola produzione per soddisfare gli abitanti tedeschi della zona limitrofa. Dopo una decina di sopralluoghi e di esperienze interessanti ho conosciuto il birrificio Zotler vicino a Kempten, nel cuore della Baviera più incontaminata. Rispetto della purezza, rispetto della tradizione, rispetto dell’ambiente, rispetto della qualità, rispetto nei rapporti umani; queste doti sempre più in via di estinzione le ho trovate nella famiglia Zotler. Questa famiglia da 21 generazioni produce birre specialissime. Ora, e ormai già da 20 anni, a Rossano nella mia Birreria – Ristorante “Monaco” la mia famiglia, i miei amici e i miei clienti possono bere la vera birra originale che si beve in Baviera. Bionde, Weizen, Rosse, Fest, Crude… E allora Prost, Prosit, Cin, Cin. Viva la buona Birra!”